Vitale Vertemati

Nasce il 26 marzo 1918 a Milano. Operaio della Falck. Appartiene alla 3^ Brigata Gap “Rubini” dall’ottobre 1943. Arrestato il 1° maggio 1944 da alcuni agenti del famigerato Ufficio politico investigativo (Upi) della Gnr è recluso a San Vittore a disposizione della Sipo-SD. Dopo qualche mese di prigionia a San Vittore, gli è affidato un incarico: ritirare i pacchi insieme agli altri detenuti. L’area del carcere dove opera si presenta idonea per una possibile fuga. D’intesa con la sorella, con la quale prende accordi a mezzo di biglietti che Vitale lancia nella strada con una cerbottana, progetta una possibile evasione. Il tentativo naufraga quando la donna viene arrestata e portata in carcere, proprio mentre sotto le mura di cinta aspetta un messaggio del fratello. La ragazza è salvata da una suora che le svuota la borsa dei documenti compromettenti. L’8 agosto Vitale Vertemati è trasferito al sesto Raggio, dalla parte di via Filangeri, e la sorella, quando si presenta per portargli il solito pacco e prendere gli ultimi accordi, non lo trova più. Due giorni dopo i parenti sapranno della sua morte da un giornale.